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Da sempre gli uomini, attratti dalla bellezza della volta celeste, hanno osservato le stelle cadenti singole o gli sciami. In realtà, non esiste termine più scorretto di “stelle cadenti”, dato che le scie luminose che vediamo nel cielo non possono essere “stelle in caduta libera”, essendo corpi enormi, caldissimi, composti principalmente da idrogeno ed elio, che terminano le loro lunghissime vite (miliardi di anni) esplodendo o spegnendosi in modo più o meno burrascoso.
In ogni caso, ad agosto torna il consueto e suggestivo appuntamento con le “Lacrime di San Lorenzo“, le meteore appartenenti allo sciame delle Perseidi. Sebbene la “pioggia” sia già attiva, il picco dell’attività è previsto nella notte tra il 12 e il 13 agosto, con una previsione di circa 100/120 meteore l’ora. Nuvole permettendo, la luce della Luna non interferirà con l’evento (il novilunio è l’11 agosto). Per ammirare le stelle cadenti basterà puntare lo sguardo o gli strumenti di osservazione verso l’area a nordest del cielo, in direzione della costellazione di Perseo, fra Andromeda e Cassiopea (in alto) e il pentagono dell’Auriga (in basso). (MeteoWeb)