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Le implicite allusioni ad un suicidio di Avicii, riscontrate nel comunicato rilasciato qualche settimana fa dalla famiglia del deejay morto a soli 28 anni, sono state tristemente confermate. Secondo quanto scoperto dal magazine TMZ, Tim Bergling si sarebbe tolto la vita tagliandosi con una bottiglia di vino rotta. Nessuna delle fonti interpellate ha voluto rivelare il punto esatto in cui il producer si sarebbe inferto le ferite letali, ma quel che è certo è che il suo gesto ha lasciato un vuoto nella vita dei tanti che lo amavano e stimavano.
“Il nostro amato Tim era un esploratore”, avevano scritto i famigliari nel comunicato diffuso il 26 aprile: “era una fragile anima artistica alla ricerca di risposte per domande esistenziali. Era un grande perfezionista, che viaggiava e lavorava duramente a ritmi serrati che lo hanno portato a soffrire di un forte stress. Quando ha smesso di fare concerti, il suo desiderio era di trovare un equilibrio, di essere felice e capace di fare ciò che più amava: scrivere musica. Soffriva molto pensando al significato profondo dell’esistenza e alla felicità. Non ce la faceva più ad andare avanti. Voleva trovare la pace. Tim non era fatto per la macchina del business in cui si era ritrovato a vivere. Era un ragazzo sensibile, che amava i suoi fan ma odiava i riflettori. Tim, ti ameremo e continuerai a mancarci in eterno. La persona che eri e la tua musica continueranno a mantenere viva la tua memoria”.
Tim Bergling, in arte Avicii, è morto all’età di 28 anni mentre si trovava a Muscat, nell’Oman, per una visita ad alcuni amici. Nelle scorse settimane, molti media americani hanno cercato di ricostruire gli ultimi anni del producer, dal suo ritiro dalle scene, dovuto ad una pancreatite acuta e ad un successivo intervento di rimozione della cistifellea – problemi di salute apparentemente legati anche alla sua dipendenza da alcol – fino all’ultima intervista rilasciata a Rolling Stone US, in cui aveva dichiarato di non riuscire ancora ad andare da spettatore ai concerti dei colleghi. “Sono ancora traumatizzato”, aveva detto: “ma sono sicuro che riuscirò ad assistere di nuovo ai concerti. Ho ricominciato ad ascoltare musica, ritrovando un po’ di gioia”.